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Nel cuore della costituzione

ANCORA PREMIATI GLI STUDENTI DEL KEYNES AL CONCORSO “NEL CUORE DELLA COSTITUZIONE. DALLA SCUOLA DI BARBIANA AL CIVIC ENGAGEMENT LAB PER FORMARE CITTADINI DI PACE E LEGALITÀ” – PREMIAZIONE YOUTH MULTIMEDIA CONTEST

Il pomeriggio del 24 Maggio 2019, presso la sala espositiva delle Acli provinciali di Varese, alla presenza di oltre 150 alunni e i docenti, sono stati esposti e proiettati gli elaboratori presentati in occasione del concorso: “Nel cuore della costituzione. Dalla scuola di Barbiana al civic engagement lab per formare cittadini di pace e legalità“.

Il nostro istituto ha vinto il primo premio con due lavori presentati nella sezione degli elaborati multimediali, “La guerra di Cinzia e Giorgio”, presentato da un gruppo di studenti della 4DI e “Un passo avanti per essere liberi” della 3ASIA.

Riportiamo le motivazioni dei premi e una breve sintesi del contenuto dei due lavori.

Per ‘La guerra di Cinzia e Giorgio’, reportage decisamente professionale, accurato, approfondito e ricco di suggestioni che ha saputo rendere particolarmente vitale e attuale la concretezza delle riflessioni di don Milani”.

Per il video ‘Un passo avanti per essere Liberi”, che ha saputo esprimere con grande forza e originalità la lezione di vita di Don Milani unendola in simbiosi con la testimonianza di Libero Grassi nel nome della ribellione contro l’ingiustizia. Ecco allora che, da simbolo di costrizione, la corda, anzi, le corde, filo conduttore di tutto il filmato, si trasformano in reti di solidarietà”.

Il lavoro realizzato dalla 4DI ha preso spunto dalla lettura e discussione in classe del libro L’obbedienza non è una virtù di don Lorenzo Milani.

Gli studenti sono stati poi sollecitati a ripensare non ad una generica riflessione sull’inutilità della guerra ma al sostegno che, direttamente o meno, si può dare ad essa.

Così il progetto è stato incentrato sullo stabilimento sardo della RWM, che produce bombe che vengono vendute all’Arabia Saudita e poi utilizzate nella guerra contro lo Yemen, col sostegno delle cosiddette banche armate e disattendendo una precisa legge del nostro stato. Gli studenti hanno poi intervistato Cinzia Guaita, che ha creato un gruppo che chiede la riconversione della RWM e Giorgio Isulu che ha rifiutato di lavorare in questa fabbrica. Quest’ultimo è stato definito dagli studenti un vero eroe.

Queste azioni di protesta si inseriscono nel progetto Economia disarmata che si propone di suscitare azioni di sensibilizzazione e di protesta, anche politica, per chiedere il rispetto della legge 185 del 1990.

L’elemento chiave del video della 3ASIA è la corda e il suo significato ambivalente.

Essa viene usata nella prima parte come simbolo di costrizione della libertà individuale e della libertà di esercizio di una attività economica, ma diventa poi strumento per costruire legami di fiducia che accrescono la forza del singolo.

Ci si è rifatti qui ai principi della “Scuola di economia civile”, corrente di pensiero italiana da qualche tempo riportata in auge da alcuni docenti universitari (Zamagni,Bruni,Becchetti,Smerilli ) e studiata dagli allievi di questa classe nell’ambito della storia del pensiero economico.

Tale scuola di pensiero pone al centro dei rapporti economici la “fides”, fiducia appunto simboleggiata da una corda, che crea legami di solidarietà e cooperazione, costruendo “reti”in grado di aumentare il “capitale sociale” di un Paese.

La figura di Libero Grassi, imprenditore che sa ribellarsi, ed incita altri a farlo, ai legami costrittivi imposti dalla mafia, incarna in modo chiarissimo queste idee e mette in luce valori costituzionali rilevantissimi; la libertà in tutte le sue declinazioni compresa quella economica, ma anche e soprattutto la solidarietà di cui all’art. 2 Cost.,da lui tanto invocata invano.

Ecco allora che questo imprenditore coraggioso diventa un “testimone di giustizia” ricercata senza paura, così come lo è stato Don Milani, uno che sa “ribellarsi” per far sentire alta la sua voce in nome di principi che “gridano “la loro verità dal profondo di ogni coscienza. Così la Costituzione diventa vita concreta.

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